Pericles, egregia indole vir, multos annos Atheniensium rem publicam rexit, vir non solum magna eloquentia sed etiam mira fide, acri ingenio et insigni virtute fuit. Athenarum cives omnem spem in Pericle ponebant, quia ille domi militiaeque prudenter agebat, Athenarum opes augebat neque umquam civibus suis nocuit. Nam et Athenis, in Graeciae capite, res bene gerebat, et rei militaris usu dux peritus in acie fortis erat.
Athenae erant tunc libera civitas; ibi summa potestas populo erat omnesque cives semprer libertatem caram habebant. Divitiarum cupiditas animos nondum invaserat Atheniensium, qui in collem prope Acropolim conveniebant et leget toti civitati promulgabant. Athenienses iudices quoque erant; reus causam dicebat, deinde omnis civis aenea tessera, quam in vase collocaverant, reum damnabat aut absolvebat. Itaque rei publicae fama in dies augebatur.
Pericle, uomo di grande talento, governò per molti anni lo stato degli Ateniesi; fu un uomo non soltanto di grande eloquenza, ma anche di straordinaria lealtà, di acuto ingegno e di notevole virtù. I cittadini di Atene riponevano ogni speranza iN Pericle, perchè quello agiva prudente SAGGIAMENTE con la patria e con i soldati IN PACE E IN GUERRA (E' UN MODO DI DIRE), le possibilità di Atene aumnetavano NO: INGRANDIVA LA POTENZA DI ATENE e non nuoceva NOCQUE mai ai suoi cittadini. Infatti sia ad Atene, nella capitale della Grecia, guidava bene le cose, sia era un coraggioso comandante [esperto delle questioni militari] MEGLIO METTERLO PRIMA nel campo di battaglia. Allora Atene era una città libera; dove c'era la sovranità del popolo e tutti i cittadini avevano sempre cara la libertà. La cupidigia nondum = NON ANCORA la ricchezza NO: LA CUPIDIGIA DI RICCHEZZE NON AVEVA ANCORA INVASO invasero gli animi degli Ateniesi, che discutevano nel SI RIUNIVANO SU UN colle vicino all'Acropoli e promulgavano le leggi per tutti i cittadini. Gli ateniesi erano anche giudici; l'imputato diceva la causa SI DIFENDEVA (FRASE FATTA), dopo tutti i cittadini con una tessera di bronzaO, che mettevano AVEVANO MESSO in un vaso, assolvevano l'imputato o lo condannavano. Infatti ogni giorno lo stato aumentava la fama. LA FAMA DELLA CITTà/DELLO STATO AUMENTAVA DI GIORNO IN GIORNO
Athenae erant tunc libera civitas; ibi summa potestas populo erat omnesque cives semprer libertatem caram habebant. Divitiarum cupiditas animos nondum invaserat Atheniensium, qui in collem prope Acropolim conveniebant et leget toti civitati promulgabant. Athenienses iudices quoque erant; reus causam dicebat, deinde omnis civis aenea tessera, quam in vase collocaverant, reum damnabat aut absolvebat. Itaque rei publicae fama in dies augebatur.
Pericle, uomo di grande talento, governò per molti anni lo stato degli Ateniesi; fu un uomo non soltanto di grande eloquenza, ma anche di straordinaria lealtà, di acuto ingegno e di notevole virtù. I cittadini di Atene riponevano ogni speranza iN Pericle, perchè quello agiva prudente SAGGIAMENTE con la patria e con i soldati IN PACE E IN GUERRA (E' UN MODO DI DIRE), le possibilità di Atene aumnetavano NO: INGRANDIVA LA POTENZA DI ATENE e non nuoceva NOCQUE mai ai suoi cittadini. Infatti sia ad Atene, nella capitale della Grecia, guidava bene le cose, sia era un coraggioso comandante [esperto delle questioni militari] MEGLIO METTERLO PRIMA nel campo di battaglia. Allora Atene era una città libera; dove c'era la sovranità del popolo e tutti i cittadini avevano sempre cara la libertà. La cupidigia nondum = NON ANCORA la ricchezza NO: LA CUPIDIGIA DI RICCHEZZE NON AVEVA ANCORA INVASO invasero gli animi degli Ateniesi, che discutevano nel SI RIUNIVANO SU UN colle vicino all'Acropoli e promulgavano le leggi per tutti i cittadini. Gli ateniesi erano anche giudici; l'imputato diceva la causa SI DIFENDEVA (FRASE FATTA), dopo tutti i cittadini con una tessera di bronzaO, che mettevano AVEVANO MESSO in un vaso, assolvevano l'imputato o lo condannavano. Infatti ogni giorno lo stato aumentava la fama. LA FAMA DELLA CITTà/DELLO STATO AUMENTAVA DI GIORNO IN GIORNO