qui simus

"Latinus grossus facit tremare pilastros" si diceva nell'alto medioevo, riferendosi al latino parlato da persone che non erano più di madre lingua, non avevano studiato la grammatica e facevano una gran confusione con il volgare.

E così Latinus grossus è il nome che scherzosamente il collegio docenti del Liceo Bertolucci di Parma ha scelto ha scelto per avviare una sperimentazione - seria! -  di didattica del latino come lingua viva in una delle sue cinque classi prime, per provare una strada alternativa al metodo grammaticale imposto dalla tradizione. Non si tratta certo di una novità, perché questo era il modo in cui già gli umanisti insegnavano la lingua e la cultura latina nell'Europa del XVI secolo, che oggi viene a poco a poco riscoperto e rivalutato. Se ne trova traccia anche nelle nuove Indicazioni nazionali sugli obiettivi specifici di apprendimento del Liceo Scientifico, recentemente pubblicate dal Ministero dell'Istruzione:
"[...] alla fine del biennio lo studente saprà leggere in modo scorrevole; conosce la morfologia di nome, aggettivo, pronome e verbo; la sintassi dei casi e del periodo nelle sue strutture essenziali, presentate in parallelo alla morfologia; il lessico di base con particolare attenzione alle famiglie semantiche e alla formazione delle parole. L’acquisizione delle strutture morfosintattiche avverrà partendo dal verbo (verbo-dipendenza), in conformità con le tecniche didattiche più aggiornate. Un’interessante alternativa allo studio tradizionale della grammatica normativa è offerta dal cosiddetto “latino naturale” - metodo natura -, che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi. Ciò consentirà di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle competenze traduttive; occorrerà inoltre dare spazio al continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi storico"
Confortati da queste indicazioni e dall'esperienza di altri che prima di noi hanno affrontato questa via (prima fra tutti l'Accademia Vivarium Novum di Roma), andiamo avanti cercando di coniugare tradizione e modernità, come questo blog vorrebbe dimostrare.
Per qualsiasi informazione o contributo, ci si può rivolgere al prof. Pier Paolo Eramo.


il metodo tradizionale...



...e quello degli umanisti