gramma II

1. Funzioni dei casi
  • NOMINATIVO
    • soggetto della frase (Iulius Tusculi habitat)
    • nome/aggettivo del predicato (Iulius dominus romanus est)
  • GENITIVO
    •  specificazione (Liber Iulii magnus est)
  • DATIVO
    • termine
    • dativo 'di possesso' (Antonio est hic liber; primo mensi est nomen Ianuarius) 
  • ACCUSATIVO
    • oggetto (Puella rosas carpit)
    • moto a luogo con nomi di città (Iulius Tusculum it)
    • (+ in) moto dentro luogo (Marcus in hortum intrat)
    • (+ ad) moto a luogo (Leander ad villam Iulii it)
    • (+ per) moto per luogo (Davus Romam intrat per portam Capenam)
  • ABLATIVO
    • causa
    • mezzo (Lydia tabernam Albini digito monstrat)
    • tempo determinato (nocte familia Iulii dormit)
    • modo (Marcus clamat magna voce)
    • causa efficiente (Aemilia rosa delectatur)
    • limitazione (Quintus capite aeger est) 
    • prezzo (Anulus viginti sestertiis constat)
    • moto da luogo con nomi di città (Cornelius Roma venit)
    • (+ in) stato in luogo (Servi lecticam in via deponunt)
    • (+ a/ab) moto da luogo (Servi a villa Iulii veniunt)
    • (+a/ab) agente (Servi pulsantur a domino)
  • LOCATIVO
    • stato in luogo con nomi di città (Fabius Capuae habitat)
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2. Il periodo

1. Proposizioni 'infinitive'*

Le proposizioni soggettive/oggettive introdotte in italiano da CHE sono espresse in latino con SOGGETTO IN ACCUSATIVO + VERBO ALL'INFINITO. Generalmente si trovano dopo verbi come: videre, audire, sentire / iubere / dicere / putare / gaudere / necesse esse
ex. Quintus pedem dolere dicit, Medicus servum tenere poculum iubet 

Il tempo dell’infinito viene scelto a seconda del rapporto temporale con la reggente: si userà l’infinito presente se reggente e infinitiva esprimono azioni contemporanee, l’infinito perfetto se l’azione dell’infinitiva è anteriore rispetto a quella della reggente, infine l’infinito futuro se l’azione dell’infinitiva è successiva a quella della reggente.
Dico te esse bonum / “Dico che tu sei buono”
Constat Homerum caecum fuisse / “Si sa che Omero era cieco”
Puto Romanos proelium victuros esse / “Ritengo che i Romani vinceranno lo scontro”

Se l’idea di futuro deve essere espressa con un verbo privo di supino (ad es. disco (“imparare”), l’infinito futuro viene espresso mediante la perifrasi fore (futurum esse) ut+ congiuntivo presente o imperfetto: “Puto fore ut linguam latinam discas”(“Ritengo che imparerai il latino”).


2. Congiunzioni

QUOD
  • poiché (causale)
  • che, il quale / (= id quod) ciò che (relativa)
  • il fatto che (esplicativa) 
CUM 
  • con l'indicativo: quando (temporale)
  • con il congiuntivo: 
    • gerundio semplice o composto 
    • proposizione temporale (quando, mentre, dopo che) // causale (poiché) // concessiva (sebbene)
UT
  • con l'indicativo
    • come (comparativa), 
    • quando (temporale)
  • con il congiuntivo 
    • affinché, per (finale) - nagativa: NE 
    • cosicché, da (consecutiva) - negativa: UT NON
    • di, a, per (completiva) - negativa: NE
 
3. PARTICIPIO:
  • al NOMINATIVO: con una preposizione relativa (che), temporale (mentre), causale (poiché) oppure con un gerundio > Gallus canens ('cantando', 'che/quando/poiché canta') excitat Marcum e somno
  • tutti gli ALTRI CASI: con una preposizione relativa (che), temporale (mentre), causale (poiché) (no gerundio) > Gallus canens ( 'cantando', 'che/quando/poiché canta' ) excitat Marcum dormientem (= 'che/mentre dorme', non 'dormendo')

4. ABLATIVO ASSOLUTO
  • è una costruzione composta da due termini in ablativo: un pronome o sostantivo in funzione di soggetto + un participio presente o perfetto)
  • corrisponde generalmente a una subordinata temporale, causale o concessiva, a seconda del contesto.
  • il participio presente esprime contemporaneità con il verbo della principale, quello perfetto anteriorità. 
  • ricorda che il participio presente è sempre attivo, quello perfetto sempre passivo (tranne verbi deponenti)
(p.presente)
> Sole oriente naves e portu egrediuntur: mentre/poiché il sole sorge oppure al sorgere del sole le navi escono dal porto
> Multis hominibus spectantibus Medu Lydiam complectitur: Mentre/benché molte persone guardino oppure sotto lo sguardo di molte persone, Medo abbraccia Lidia
(p. passato)
> Pace facta, milites in patriam reverterunt. Conclusa (dopo che/poiché fu conclusa; essendo stata conclusa) la pace, i soldati tornarono in patria
> Orto sole, Medus ad ludum iit. Sorto il sole (dopo che sorse/essendo sorto) il sole, Medo andò a scuola.
  • Quando il participio è il verbo 'essere', viene sottinteso
> Vento secundo gubernator navigare vult: col vento favorevole (quando/poiché il vento è favorevole) il comandante vuole prendere il mare


5. Congiuntivo dubitativo*

Esprime, in forma interrogativa, il dubbio riguardo a una decisione da prendere oppure già presa in precedenza:
> Che cosa dovrei dire?
> Che cosa avrei dovuto dire in quella circostanza?
Come si vede, in italiano si usa il condizionale di “dovere” seguito da un infinito. In latino si usa il congiuntivo presente per esprimere il dubbio su una decisione da prendere, il congiuntivo imperfetto per un dubbio riguardante il passato:
> Quid dicam?
> Quid illo tempore dicerem?

5. Il cum  narrativo

Esprime una subordinata causale, temporale o concessiva.
Si contruisce con tutti i tempi del congiuntivo.
Si traduce con:
- il gerundio semplice/composto a seconda che esprima contemporaneità/anteriosità rispetto alla reggente
- con una preposizione relativa (che), temporale (quando), causale (poiché). I tempi sono in genere gli stessi del congiuntivo latino, ma in italiano si usa il modo indicativo (tranne nelle concessive introdotte da sebbene/benché ecc.)




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