grazie a tutti! Riassumo e completo:
1. la parola 'befana' è una derivazione popolare, parlata, del greco 'epifania', che significa apparizione, manifestazione
2. l'epifania è la prima 'manifestazione' di gesù bambino ai re magi e, per tramite loro, al mondo. Come i magi hanno portato dei regali a Gesù, così i parenti fanno dei regali ai bambini (buoni...)
3. Befana non è solo un modo per chiamare l'epifania, ma è una sua personificazione in una donna brutta e vecchia ma benefica.
4. Qui la tradizione cristiana si è unita a quelle pagane e ne sono nate storie come quella (molto bella!) che kikka ci ha raccontato... In realtà sulla sua origine si sa ben poco, anche se figure femminili simili già nel mondo romano: probabilmente la donna brutta che porta i doni simboleggia la rinascita della vita dopo l'inverno (il solstizio).
secondo il dizionario etimologico la befana era un fantoccio di cenci che i bimbi esponevano per l'epifania alle finestre per scherzo
RispondiEliminagià, ma deriva dalla parola greca... che vuol dire...?
RispondiEliminabefana è la traduzione popolare del termine epifania che deriva dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che può significare manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina, e dal verbo ἐπιφάινω, epifaino, appaio.
RispondiElimina..o per lo meno questo è quello che ho trovato io
la parola befana deriva dal greco epifaneia che vuol dire apparizione.
RispondiEliminal'ho cercato pure io
RispondiEliminaIl termine epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epifaneia, che può
significare manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina
bravi tutti... apparizione di chi? cosa si festeggia il giorno dell'epifania?
RispondiEliminaPer l'epifania si festeggia l'apparizione della stella cometa(che ha guidato i remagi)sulla grotta di Betlemme.
RispondiEliminaPer la befana invece ho trovato che:
Secondo una versione "cristianizzata", i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.