06/02/11

Puer romanus: Lucio si presenta

L'inizio del diario di un puer romanus qui vivit Brundisii: chi ha voglia di tradurre qui sotto, è benvenuto (cliccate sull'immagine per leggere il libro originale)

 

12 commenti:

  1. Io sono per te il narratore di me stesso, dei parenti, del fratello, delle sorelle, di tutta la mia vita. Sono un fanciullo romano di 12 anni. Ignori i nostri nomi, so di sicuro da te sono ignorati, nessuno infatti te li disse. Quindi, senza indugio, dirò i nomi. Primo il padre. Quello si chiama Sesto Cornelio Pollio. Sesto indica se stesso, Cornelio la stirpe, Pollio la famiglia. Pertanto ha questa triade prenome, nome, cognome. Ora dirò della madre. Quella si chiama Terenzia. Il nome personale del fratello è Gaio, le sorelle si chiamano Prima, Seconda, Terza. Io infine mi chiamo Lucio.

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  2. molto bene andreus!
    - tibi narraturus sum de equivale a 'ti narrerò di...', è una specie di futuro che non abbiamo ancora fatto
    - parentibus non l'hai cercato, vero?
    - ipsum: meglio 'lui stesso', perché non è riflessivo

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  3. Io ti racconterò di me stesso, dei miei genitori, di mio fratello, delle mie sorelle. dei miei amici, di ogni cosa che succederà nella mia vita. Sono un bambino romano di 12 anni. Ignora i nostri nomi, so che sono ignorati da te, infatti nessuno te li ha detti. dunque dirò i nomi senza indugio. Il primo riguardo al padre. Egli si chiama Sesto Cornelio Pollio. Sesto indica proprio lui, Cornelio la stirpe, Pollio la famiglia. Perciò questo trio comprende prenome, nome, cognome. Ora dirò quello della maddre. Lei si chiama Terenzia. Il prenome del fratello è Gaio, le sorelle si chiamano Prima, Seconda, Terzia e io mi chiamo Lucio.

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  4. @nadus:
    - di ogni cosa che succederà nella mia vita: letteralmente?
    - Ignora i nostri nomi: ignoras è II singolare
    - Il primo riguardo al padre: primum è un avverbio, in primo luogo/dapprima
    - Perciò questo trio comprende: non va! habet haec tria = ha queste tre cose

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  5. Io sono il narratore di me stesso, dei miei genitori, dei fratelli, delle sorelle, degli amici, degli uomini della mia vita. Sono un bambino romano, di dodici anni. Non badare ai nostri nomi; so che te li ignori, perciò nessuno te li dice. Guindi dirò i nomi senza aspettare. Innanzitutto il padre. Quello (lui) si chiama Sesto Cornelio Pollio. Sesto indica sè stesso, Cornelio la discendenza, Pollio la famiglia. Infatti possiede queste tre cose, pronome, nome e cognome. Adesso dirò quello (nome) della madre. Quella (lei) si chiama Terentia. Il pronome del fratello è Gaio; le sorelle si chiamano Prima, Seconda, Terza. Ma io mi chiamo Lucio.

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  6. andre, improbe discipule, per tradurre un testo ci vogliono più di 5 secondi: rifai questa traduzione, perché proprio non hai usato la testa (e confonrtala con quella dei tuoi compagni)!

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  7. io ti narrerò di me stesso,dei genitori,del fratello,delle sorelle,dell'intera mia vita.Sono un ragazzo romano di dodici anni.Trascura i nostri nomi,so che li trascuri.,perchè nessuno te li ha detti.Quindi,senza attesa dirò i nomi.il primo del padre.Quello si chiama sesto cornelio di pillio.Sesto designa se stesso,cornelio la gente,pollio la famiglia.Infatti questa ha tre cose:prenome ,nome,cognome.Ora dirò quello della mamma.quella si chiama terenzia.il nome del fratello è gaio.le sorrelle si chiamano prima ,seconda e terza.poi io mi chiamo lucio.

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  8. bene, tranne qualche errore:
    - trascura i nostri nomi: ignoras non è imperativo, ma seconda persona
    - il padre si chiama sesto cornelio POLLIONE
    - haec habet tria: 'ha queste tre cose', haec è neutro!

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  9. Io di me stesso, dei congiunti, del fratello, delle sorelle, degli amici, di tutta la mia vita ti narrererò.
    Sono un fanciullo romano di 12 anni.
    Non conosci i nostri nomi, sò che tu li ignori, nessuno infatti te li ha detti.
    Quindi ti dirò senza indugio i nomi.
    Prima il padre.
    Egli si chiama Sesto Cornelio Pollio.
    Sesto è il suo nome, Cornelio la stirpe, Pollio la famiglia.
    Questa è la triade: prenome, nome, cognome.
    Ora dirò della madre.
    Ella si chiama Terenzia.
    Il prenome del fratello è Gaius; le sorelle si chiamano: Prima, Seconda, Terza.
    Io invece mi chiamo Lucio.

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  10. bene, ma guarda i commenti che ho fatto a gianmarco ('so' si scrive SENZA accento)

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  11. Io racconterò di me stesso, dei miei genitori, del fratello, delle sorelle, degli amici, di tutta la mia vita. Sono un bambino romano, di dodici anni. Trascura i nostri nomi; so che te non li sai, dunque nessuno te li dice. Quindi ti dirò i nomi senza aspettare. Innanzitutto del padre. Quello è chiamato Sesto Cornelio Pollione. Sesto indica sè stesso, Cornelio la discendenza, Pollione la famiglia. Infatti ha queste tre cose, pronome, nome e cognome. Adesso parlerò della madre. Quella si chiama Terentia. Gaio è il pronome del fratello, le sorelle si chiamano Prima, Seconda, Terza. Ma io mi chiamo Lucio.

    Dopo averla tradotta ho guardato tutte le correzioni, questa dorebbe essere perfetta.

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  12. PERFETTA PERFETTA NO... PERO'...

    Io racconterò di me stesso, dei miei genitori, del fratello, delle sorelle, degli amici, di tutta la mia vita. Sono un bambino romano, di dodici anni. Trascura i nostri nomi; so che te non li sai, dunque nessuno te li dice. Quindi ti dirò i nomi senza aspettare. Innanzitutto del padre. Quello è chiamato Sesto Cornelio Pollione. Sesto indica sè SENZA ACCENTO QUANDO C'E' STESSO! stesso, Cornelio la discendenza, Pollione la famiglia. Infatti ha queste tre cose, pronome PRONOME??? 'NOME' E BASTA, nome NOME DI FAMIGLIA e cognome. Adesso parlerò della madre. Quella si chiama Terentia. Gaio è il pronome del fratello, le sorelle si chiamano Prima, Seconda, Terza. Ma io mi chiamo Lucio.

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