UNO SCHERZO FRA AMICI Mentre Nasica venne dal poeta Ennio, iniziò a bussare alla sua porta cercando Ennio a grande voce, la sua serva disse che il poeta non era a casa,ma Nasica si accorse che a quella venne ordinato di dire questo e che il padrone fosse dentro. Pochi giorni dopo Ennio venne da Nasica e iniziò a bussare alla porta per cercarlo;Allora Nasica dice dall’interno della sua casa di non essere a casa. Dunque Ennio disse: “Cosa? Io non ricordo la tua voce?” Allora Nasica,il quale si ricorda di aver bussato a quello dice:”Sei un uomo spavaldo. Io,quando ti cercavo, le tue serve mi volevano far credere che tu non ci fossi a casa, ma tu stesso ora non credi a me?”
ATTENZIONE AL TEMPO DEI VERBI! C'E' ANCHE UNO SCAMBIO ATTIVO/PASSIVO
Mentre Nasica venne POICHE' NASICA ERA ANDATO (PPF) / ESSENDO NASICA ANDATO dal poeta Ennio, iniziò E AVEVA INIZIATO /AVENDO INIZIATO a bussare alla sua porta cercando Ennio a grande voce, la sua serva GLI disse che il poeta non era a casa, ma Nasica si accorse che LEI AVEVA DETTO COSì SU ORDINE DEL PADRONE a quella venne ordinato di dire questo e che LUI il padrone fosse ERA! dentro. Pochi giorni dopo Ennio venne da Nasica e iniziò a bussare alla porta per cercarlo;Allora Nasica dice dall’interno della sua casa di non essere a casa. Dunque Ennio disse: “Cosa MA CHE DICI? Io non ricordo la tua voce?” Allora Nasica,il quale si ricorda RICORDAVA di aver bussato??? a quello DI ESSERE STATO RESPINTO (PPF PASSIVO!) DA QUELLO dice:”Sei un uomo spavaldo SVERGOGNATO. Io,quando ti cercavo, HO CREDUTO ALLA TUA SERVA CHE TU NON ERI A CASA le tue serve mi volevano far credere??? che tu non ci fossi a casa, ma tu stesso ora non credi a me IN PERSONA/STESSO (IPSI)?”
LA FELICITA’ SECONDO SOCRATE Socrate figlio di Perdicca, che allora era potentissimo e si pensava fortunatissimo e spesso frequentava le terme e le palastre, quando venne interrogato da un allievo se pensava che Archelao fosse forse beatissimo rispose: ”Non so cosa dirò e come giudicherò. Infatti non ho mai parlato con lui e non conosco le sue abitudini.” A ciò l’allievo disse: “ Perché questo? Dunque in un altro modo non puoi sapere cio?” Allora Socrate: “In nessum modo posso giudicare di che sorte è l’uomo, se non avrò sentito cosa prova”. “ Tu dunque ne delle regioni dei Persiani (?so che non è giusto ma non so come metterlo) delle quali certamente si puo dire molto sei beato?” “Come potrò io, poiché non conosco quanto uno dotto, che uomo buono è?” “Cosa? Dunque in quale cosa pensi sia situata la vita beata? O cosa pensi sia necessario per andare verso la vita beata?” “cosi stimo in linea retta(?ho trovato cosi) i beati buoni,i miseri cattivi.” Dunque pensi che Archelao sia misero?” “ Non so se è beato o misero,poiché io non lo conosco. Ma, se ingiusto,certamente è misero e infelice.”
NON MALE, A PARTE LA PRIMA FRASE (DISATTENZIONE). RIGUARDATI BENE TUTTO.
LA FELICITA’ SECONDO SOCRATE Socrate figlio di Perdicca FILIUM PERDICCA E' ACCUSATIVO! SI RIFERISCE AD ARCHELAO!, che SI RIFERISCE AD ARCHELAO, NON A SOCRATE allora era potentissimo e si pensava fortunatissimo e spesso frequentava le terme e le palaEstre, quando venne interrogato da un allievo se pensava che Archelao fosse forse beatissimo FELICISSIMO rispose: ”Non so cosa dirò DIRE e come giudicherò DARE UN GIUDIZIO. Infatti non ho mai parlato con lui e non conosco le sue abitudini I SUOI COMPORTAMENTI.” A ciò LUI!!! l’allievo disse: “ Perché DICI (SOTT.) questo? Dunque in un altro modo non puoi sapere cio > SAPERLO?” Allora Socrate: “In nessum modo posso giudicare di che sorte TIPO SIA UN UOMO è l’uomo, se non avrò sentito cosa prova PENSA”. “ Tu dunque NEMMENO (NE...QUIDEM) DEL GRAN RE (REX, REGIS) DEI PERSIANI PUOI DIRE SE E' FELICE? ne delle regioni dei Persiani (?so che non è giusto ma non so come metterlo) delle quali certamente si puo dire molto sei beato?” “Come potrò io, poiché non SO QUANTO SIA SAPIENTE NE' QUANTO SIA BUONO conosco quanto uno dotto, che uomo buono è?” “Cosa? Dunque in quale cosa pensi sia situata IN COSA PENSI CHE CONSISTA la vita beata? O cosa pensi sia necessario per [andare verso] la/UNA vita beata?” “cosi stimo in linea retta(?ho trovato cosi) COSI' PRECISAMENTE RITENGO FELICI I BUONI, INFELICI I MALVAGI i beati buoni,i miseri cattivi.” Dunque pensi che Archelao sia misero?” “ Non so se è beato o misero,poiché io non lo conosco. Ma, se E' ingiusto,certamente è misero e infelice.”
UN’ECLISSI DI SOLE Quella grande guerra,che sostenevano gli ateniensi e i lacedaemonii tra di loro con spietata ostilità ,poichè il sole diveniva scuro e scesero le tenebre ad un tratto il più alto timore si impadroniva degli animi degli ateniensi,quel Pericle,l’ uomo da ammirare di più nella sua città sia per autorità sia per eloquenza sia per il concilio dei principi, affinchè insegnasse ai suoi cittadini che questa cosa accadeva solo in una situazione , essendosi l’intera luna messa sotto la sfera solare. Cosi disse, anche se non tutti …,tuttavia cio non poteva accadere se non in un certo tempo. Poichè insegnasse discutendo delle ragioni, liberò il popolo.Era infatti allora questa nuova e ignota ragione,(...) Cosi il popolo non è nascosto, grazie alla sapienza di Pericle.
UN’ECLISSI DI SOLE IN (E' UN ABLATIVO!!!) Quella grande guerra,che sostenevano COMBATTERONO (PF) gli ateniensi e i lacedaemonii tra di loro con spietata ostilità ,poichè il sole diveniva scuro OSCURATOSI IL SOLE, ERANO ALL'IMPROVVISO SCESE LE TENEBRE E UNA GRANDISSIMA PAURA SI ERA IMPADRONITA e scesero le tenebre ad un tratto il più alto timore si impadroniva degli animi degli ateniensi,quel FAMOSO Pericle, IL PRIMO DELLA SUA CITTA' PER AUTORITA', ELOQUENZA E SAGGEZZA l’ uomo da ammirare di più nella sua città sia per autorità sia per eloquenza sia per il concilio dei principi????, SI DICE ABBIA INSEGNATO QUELLO CHE AVEVA IMPARATO LUI STESSO DA ANASSAGORA DI CUI ERA STATO DISCEPOLO E CIOE'... [affinchè insegnasse ai suoi cittadini] che questa cosa accadeva solo in una situazione PRECISA E NECESSARIAMENTE , QUANDO... essendosi l’intera luna messa sotto la sfera solare. COSI' MOSTRO' CHE, ANCHE SE NON A OGNI LUNA NUOVA, [Cosi disse, anche se non tutti …],tuttavia cio non poteva accadere se non in un certo tempo TRA I DUE MESI (CIOE' SE NON IN UNA DETERMINATA LUNA NUOVA). Poichè insegnasse DOPO CHE EBBE INSEGNATO CIO', DISCUTENDO E PORTANDO DELLE PROVE discutendo delle ragioni, liberò il popolo DALLA PAURA.Era infatti allora questa UNA nuova e ignota ragione TEORIA,(...) CHE IL SOLE FOSSE SOLITO SPARIRE A CAUSA DELL'OPPOSIZIONE DELLA LUNA, COSA CHE DICONO CHE TALETE DI MILETO VIDE PER PRIMO Cosi il popolo non è nascosto RESTO' ALL'OSCURO, grazie alla sapienza di Pericle.
Socrate, quando un discepolo gli chiese se il figlio di Perdicca, Archelao, fosse felice, che a quel tempo era potentissimo e si pensava fosse fortunatissimo e che spesso frequentava le terme e le palestre, rispose:"Non so cosa dire o come giudicare. infatti non ho mai parlato con lui e nemmeno conosco quali siano le sue abitudini."Dunque il discepolo disse:"perché questo?Dunque non puoi saperlo in un altro modo?"Allora Socrate:"Non posso in nessun modo giudicare come sia un uomo, a meno che io non senta quello che sente lui." "Tu dici dunque che neanche il re dei persiani, di cui si può dire molto, sia felice?" "Come potrei, poiché ignoro quando un uomo è istruito, quanto sia buono" "Cosa? In quale cosa dunque pensi che si trovi la vita beata?" "In una parola, giudico beati i buoni e miseri i cattivi." "Pensi dunque che Archelao sia misero?" "Non so se sia beato o misero, poiché non lo conosco. Ma se è ingiusto certamente è misero e infelice."
Socrate, quando un discepolo gli chiese se il figlio di Perdicca, Archelao, fosse felice, che a quel tempo era potentissimo e si pensava fosse fortunatissimo e che spesso frequentava le terme e le palestre, rispose:"Non so cosa dire o come giudicare. infatti non ho mai parlato con lui e nemmeno conosco quali siano le sue abitudini."Dunque il discepolo disse:"perché DICI questo?Dunque non puoi saperlo in un altro modo?"Allora Socrate:"Non posso in nessun modo giudicare come sia un uomo, a meno che io non senta quello che LUI PENSA sente lui." "Tu dici dunque che neanche DEL GRAN RE DEI PERSIANI SI POSSA DIRE SE E' FELICE? il re dei persiani, di cui si può dire molto, sia felice?" "Come potrei, poiché ignoro QUANTO SIA SAPIENTE quando??? un uomo??? è istruito, quanto sia buono" "Cosa? In quale cosa dunque pensi che si trovi la vita beata?" O QUALI COSE PENSI SIANO NECESSARIE PER UNA VITA FELICE? "In una parola, giudico beati FELICI i buoni e miseri INFELICI i cattivi." "Pensi dunque che Archelao sia misero INFELICE?" "Non so se sia beato o misero, poiché non lo conosco. Ma se è ingiusto VIRGOLA certamente è misero e infelice."
Quando Nasica andò dal poeta Ennio e incominciò a bussare alla sua porta cercandolo, la sua ancella disse che non era a casa, ma Nasica sentì che il padrone le aveva ordinato di dire questo e che lui era ancora all'interno. Dopo pochi giorni Ennio venne da nasica e incominciò a bussare alla porta, cercandolo. Allora Nasica urlò da dentro la casa che lui non c'era. dunque Ennio disse:"Cosa? Io non ricordo la tua voce?" Allora Nasica che si ricordava che era stato mandato via da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti ho cercato ho creduto alla tua ancella che non eri in casa, tu invece non mi credi?"
Quando Nasica andò POICHE' ERA ANDATO/ESSENDO ANDATO dal poeta Ennio e incominciò AVEVA COMINCIATO/AVENDO COMINCIATO a bussare alla sua porta cercandolo, la sua ancella DOMESTICA/SERVA GLI disse che non era a casa, ma Nasica sentì SI ACCORSE che il padrone le aveva ordinato di dire questo e che lui era ancora?? all'interno. Dopo pochi giorni Ennio venne da N/nasica e incominciò a bussare alla porta, cercandolo. Allora Nasica urlò URLA da dentro [la] casa che lui non c'era. D/dunque Ennio disse:"Cosa MA CHE DICI? Io non ricordo la tua voce?" Allora Nasica VIRGOLA che si ricordava che era stato mandato via da lui VIRGOLA disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti ho cercato ho creduto alla tua ancella che non eri in casa, tu invece non mi credi A ME IN PERSONA/STESSO (IPSI)?"
UNO SCHERZO FRA AMICI Poichè Nasica era giunto presso il poeta Ennio e aveva iniziato a bussare alla sua porta cercando a gran voce Ennio,la serva gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica capì che quella aveva detto queste cose su ordine del padrone e quello era dentro. Pochi giorni dopo,Ennio giunse da Nasica e iniziò a bussare alla porta chiedendo di lui;allora Nasica dall'interno della casa urla che lui non era in casa. Dunque Ennio dice:"Che cosa?Io non mi ricordo la tua voce?" Allora Nasica,che si era ricordato che da quello era stato picchiato dice:"Sei un uomo sfacciato. Io,quando ti ho cercato,ho creduto alla tua serva che tu non eri in casa,ma tu non credi a me stesso?"
PREMURE DI UN AMICO Cicerone saluta moltissimo il suo Tirone. Prima del cinque di Dicembre il servo di Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi restituì le lettere molto attese da te inviate alle idi di Novembre,che mi hanno allontanato fortemente dalla noia. O se l'avessero allontanata completamente!Ma tuttavia il medico Asclapone rassicura chiaramente che tu sarai in breve tempo in buona salute.Ora ti esorto ad usare tutta la cura per guarire.Ho conosciuto verso di me la tua prudenza,moderazione e affetto;io so che tu avrai fatto tutto,per essere quanto prima con noi;ma tuttavia così vorrei che tu non ti avvicinassi.Resta che io chieda a te ciò e che io chieda a te di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti affrettarsi a causa del loro guadagno).Sii prudente,mio Tirone:il mare grande e difficile ti fa resistenza,dunque è necessario per te una grande prudenza.Stai bene e arrivederci.
UNO SCHERZO FRA AMICI Poichè Nasica era giunto presso il poeta Ennio e aveva iniziato a bussare alla sua porta cercando a gran voce Ennio,la serva gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica capì che quella aveva detto queste cose su ordine del padrone e quello era dentro. Pochi giorni dopo,Ennio giunse da Nasica e iniziò a bussare alla porta chiedendo di lui;allora Nasica dall'interno della casa urla che lui non era E' (CONTEMPORANEO) in casa. Dunque Ennio dice:"Che cosa DICI?Io non mi ricordo la tua voce?" Allora Nasica,che si era ricordato RICORDAVA (IL VERBO HA SOLO IL PERFETTO, E IL PPF HA LA FUNZIONE DI IMPF) che da quello era stato picchiato RESPINTO! dice:"Sei un uomo sfacciato. Io,quando ti ho cercato,ho creduto alla tua serva che tu non eri in casa,ma tu non credi a me stesso?"
PREMURE DI UN AMICO Cicerone saluta moltissimo il suo Tirone. Prima del cinque di Dicembre??? 5 GIORNI PRIMA DELLE CALENDE DI DICEMBRE, CIOE' IL 27 NOVEMBRE il servo di CNEO Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi restituì CONSEGNO' le lettere molto attese da te inviate alle idi di Novembre,che mi hanno allontanato fortemente dalla noia PREOCCUPAZIONE. O se l'avessero allontanata completamente!Ma tuttavia O MA O TUTTAVIA il medico Asclapone rassicura chiaramente che tu sarai in breve tempo in buona salute.Ora ti esorto ad usare tutta la cura per guarire.Ho conosciuto CONOSCO [verso di me] la tua prudenza,moderazione e affetto VERSO DI ME;io so che tu avrai fatto FARAI! tutto,per essere quanto prima con noi;ma tuttavia così vorrei che tu non ti avvicinassi AFFRETTASSI.Resta che io chieda a te ciò e che io chieda a te di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti affrettarsi a causa del PER IL (FINALE) loro guadagno).Sii prudente,mio Tirone:il mare grande e difficile ti fa resistenza TI SI OPPONE,dunque è necessario per te una grande prudenza.Stai bene e arrivederci.
Uno scherzo fra amici Quando Nasica andò dal poeta Ennio e iniziò a bussare alla porta chiedendo a gran voce di Ennio, l'ancella gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica pensò che le fosse stato ordinato di dire ciò dal padrone e che lui fosse all'interno. Pochi giorni dopo, Ennio andò da Nasica e iniziò a bussare alla porta chidendo di lui: poi Nasica dall'interno della casa esclamò di non essere a casa: Dunque Ennio disse:"Che cosa? Io non ricordo la tua voce?" Poi Nasica che ricordava che era stato respinto da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti cercai, credetti alla tua ancella che tu non fossi a casa, tu d'altra parte non mi credi?"
Uno scherzo fra amici Quando Nasica andò POICHE' NASICA ERA ANDATO (PPF!) dal poeta Ennio e iniziò AVEVA INIZIATO a bussare alla porta chiedendo a gran voce di Ennio, l'ancella LA SERVA gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica pensò SI ACCORSE che le fosse ERA stato ordinato di dire ciò dal padrone e che lui fosse ERA! all'interno. Pochi giorni dopo, Ennio andò da Nasica e iniziò a bussare alla porta chidendo di lui: poi Nasica dall'interno della casa esclamò ESCLAMA di non essere a casa: Dunque Ennio disse:"Che cosa? Io non ricordo la tua voce?" Poi Nasica che ricordava che era stato respinto da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti cercai, credetti alla tua ancella che tu non fossi a casa, tu d'altra parte INVECE non mi credi NON CREDI A ME IN PERSONA?"
Premure di un amico Da Cicerone a Tirone augurandogli buona salute Il quinto giorno prima delle calende di dicembre del servo Cneo Plancio Brindisi in fine una volta mi mandasti lettere attesissime dalle idi di novembre, che mi hanno molto sollevato. Magari mi sollevarono del tutto! Ma solamente Asclapone il medico ben presto confermerà che sarai guarito. Adesso io ti esorto come ognuno ad una scrupolosa convalescenza. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto, per essere presto con noi: ma solamente in questo modo non ti affretterai a tornare. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente(sono soliti i marinai affrettarsi per guadagnare per sè). Sii cauto mio Tiro: ti resta da affrontare un grande e difficile mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto. Da Cicerone
Premure di un amico Da Cicerone a Tirone augurandogli??? buona salute CICERONE AUGURA A TIRONE UN'OTTIMA SALUTE Il quinto giorno prima delle calende di dicembre del???? servo E' SOGGETTO! Cneo Plancio DI Brindisi MA LI GUARDI I CASI? in fine una volta FINALMENTE UNA BUONA VOLTA mi mandasti CHE PERSONA E'? MI HA CONSEGNATO lettere attesissime SINGOLARE! SPEDITE DA TE ALLE dalle idi di novembre, che mi hanno molto sollevato DALLA PREOCCUPAZIONE.
Magari mi sollevarono AVESSERO SOLLEVATO (PPF!) del tutto! Ma solamente?? Asclapone il medico ben presto?? confermerà PRESENTE!che sarai guarito. Adesso io ti esorto come??? REGGE IL CONGIUNTIVO DELLA COMPLETIVA! ognuno ad una scrupolosa convalescenza. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto, per essere AL PIU' presto con noi: ma solamente in questo modo non ti affretterai a tornare??? VELIM NE PROPERES, VOREI CHE NON TI AFFRETTASSI.
Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente(sono soliti i marinai affrettarsi per guadagnare per sè)E L'ORDINE ITALIANO DELLE PAROLE?. Sii cauto mio TiroNE: ti resta MEGLIO: TI SI OPPONE da affrontare un grande e difficile mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto.
Un'eclissi di sole In quella grandissima guerra, che gli ateniesi e gli spartani condussero fra loro con sommo impegno, quel Pericle guida della sua città, sia per autorità, sia per eloquenza sia per saggezza, improvvisamente essendosi fatto buoi per l'eclissi del sole e un grandissimo timore impadronitosi degli animi degli ateniesi, si dice insegnasse ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva appreso da Anassagora, di cui era stato l'allievo, aveva capito che ciò avvenisse in un dato tempo ed in stretto legame quando tutta la luna si trovasse sotto l'orbita del sole, e così insegnò che anche se non ad ogni plenilunio, tuttavia che ciò non potesse verificarsi se non nel tempo del plenilunio. Ciò insegnò discutendo con razionalità, liberò il popolo dal timore; era infatti allora questa una teoria nuova ed sconosciuta che il sole opposto alla luna suole eclissarsi, che si dice per primo avesse osservato Talete di Mileto. Così il popolo non fu tenuto all'oscuro grazie alla sapienza di Pericle.
PERCHe' HAI FATTO MOLTO BENE QUESTA PIU' DIFFICILE E MOLTO MALE QUELLA PIu' FACILE?
Un'eclissi di sole In quella grandissima guerra, che gli ateniesi e gli spartani condussero fra loro con sommo impegno, quel IL FAMOSO Pericle guida della sua città, sia per autorità, sia per eloquenza sia per saggezza, improvvisamente essendosi fatto buoi per l'eclissi del sole e un grandissimo timore impadronitosi degli animi degli ateniesi, si dice insegnasse ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva appreso da Anassagora, di cui era stato l'allievo, aveva capito??? L'HAI GIA' TRADOTTO PRIMA CON 'AVEVA APRESO' che ciò avvenisse AVVENIVA in un dato tempo ed in stretto legame NECESSARIAMENTE quando tutta la luna si trovasse sotto l'orbita del sole, PUNTO E VIRGOLA e così insegnò che anche se non ad ogni plenilunio, tuttavia che ciò non potesse verificarsi se non nel tempo del plenilunio. Ciò insegnò DOPO AVER INSEGNATO QUESTO discutendo con razionalità, liberò il popolo dal timore; era infatti allora questa una teoria nuova ed sconosciuta che il sole opposto alla luna A CAUSA DELL'INTERPOSIZIONE DELA LUNA suole eclissarsi, che si dice per primo avesse osservato Talete di Mileto. Così il popolo non fu tenuto all'oscuro grazie alla sapienza di Pericle.
UN'ECLISSI DI SOLE In quella grandissima battaglia,che gli Ateniesi e gli Spartani hanno combattuto con grande contrasto fra di loro,quel Pericle,il superiore della sua cittò per l'autorita e per l'eloquenza e per decisione,poichè si furono create all'improvviso delle tenebre,oscurato il sole, una grande paura si fu impadronita degli animi degli Ateniesi,si dice che abbia insegnato ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva imparato da Anassagora,del quale era stato un allievo,quello che è accaduto nel tempo stabilito e necessario,mentre tutta la luna si getta sotto il disco del sole;pertanto ha insegnato che,anche se non può accadere in ogni periodo interlunare,tuttavia ciò può accadere se non determinato periodo interlunare.Poichè aveva insegnato ciò spiegando e con dei ragionamenti,liberò il popolo dalla paura;infatti allora c'era questa teoria straordinaria e ignota,che il sole era solito scomparire opposto alla luna,cosa che dicono che per primo abbia visto Talete di Milesio. Così il popolo non è all'oscuro,per la sapienza di Pericle.
UN'ECLISSI DI SOLE In quella grandissima battaglia,che gli Ateniesi e gli Spartani hanno combattuto IO USEREI IL PASSATO REMOTO IN TUTTA LA TRADUZIONE con grande contrasto fra di loro,quel IL FAMOSO Pericle,il superiore PRIMO della sua cittò per l'autorita e per l'eloquenza e per decisione,poichè si furono create all'improvviso delle tenebre,oscuratoSI il sole, E una grande paura si fu impadronita degli animi degli Ateniesi,si dice che abbia insegnato ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva imparato da Anassagora,del quale era stato un allievo, CHE quello QUEL FENOMENO ACCADEVA IN UN MOMENTO STABILITO E PER NECESSITA' che è accaduto nel tempo stabilito e necessario,mentre QUANDO tutta la luna si getta COLLOCA sotto il disco del sole;pertanto ha insegnato che,anche se non può PUO' NON accadere in ogni periodo interlunare CIOE' TRA UN MESE E L'ALTRO, ALLA LUNA NUOVA, tuttavia ciò NON può accadere se non IN determinato periodo interlunare. Poichè aveva insegnato ciò spiegando e con dei ragionamenti,liberò il popolo dalla paura;infatti allora [c'era] questa teoria ERA straordinaria e ignota,che il sole era FOSSE solito scomparire opposto alla luna A CAUSA DELL'INTERPOSIZIONE DELLA LUNA,cosa che dicono che per primo abbia visto Talete di Milesio MILETO. Così il popolo non è FU all'oscuro,per la sapienza di Pericle
Premure di un amico Da Cicerone a Tirone augurandogli ottima salute. Il quinto giorno prima delle calende di dicembre(25 novembre) il servo di Cneo Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi ha consegnato attesissime lettere spedite da te alle idi di novembre (13 novembre),che mi hanno molto sollevato dalla preoccupazione. Magari mi avessero sollevato del tutto! Ma tuttavia Asclapone il medico con parole chiare conferma che ben presto sarai guarito. Adesso io ti esorto affinchè tu metta tutta la diligenza per ristabilirti. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto per essere quanto prima con noi; ma tuttavia vorrei che non ti affrettassi. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti aver fretta nel guadagno per sé). Sii cauto mio Tirone; ti si oppone un vasto e periglioso mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto. (da Cicerone)
Premure di un amico Da Cicerone a Tirone augurandogli PERCHE' CONTINUI A METTERE IL GERUNDIO? E' UN INDICATIVO! ottima salute. Il quinto giorno prima delle calende di dicembre (25 novembre) il servo di Cneo Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi ha consegnato attesissime lettere E' UNA SOLA: LITTERAE=LETTERA spedite da te alle idi di novembre (13 novembre),che mi hanno molto sollevato dalla preoccupazione. Magari mi avessero sollevato del tutto! Ma tuttavia Asclapone il medico con parole chiare conferma che ben presto sarai guarito. Adesso io ti esorto affinchè tu metta tutta la diligenza per ristabilirti. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto per essere quanto prima con noi; ma tuttavia vorrei che non ti affrettassi. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti aver fretta nel guadagno per sé PER IL LORO GUADAGNO). Sii cauto mio Tirone; ti si oppone un vasto e periglioso mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto. (da Cicerone)
UNO SCHERZO FRA AMICI Quando Nasica era andato dal poeta Ennio e aveva cominciato a bussare alla porta cercando a gran voce Ennio, un'ancella gli disse che il padrone non era in casa, ma Nasica capì che quella aveva detto ciò per volere del padrone, e che quello era in casa. dopo pochi giorni Ennio va da Nasica, e incomincia a bussare alla porta cercandolo; allora Nasic dalla parte interna della casa dice che lui non è in casa. Quindi Ennio dice:"Cosa? Io non ricordo la tua voce?" Allora Nasica, che ricorda di essere stato respinto da quello dice:"Sei un uomo sciocco, poichè ti ho cercato, ho creduto alla tua ancella che tu non eri in casa, tu non credi proprio a me?"
Allora Nasica, che ricorda di essere stato respinto da quello dice:"Sei un uomo sciocco SFRONTATO, PUNTO IO, QUANDO poichè ti ho cercato, ho creduto alla tua ancella che tu non eri in casa, tu INVECE non credi proprio a me?"
A moltissimi filosofi non interessa nulla vivere o morire,e non avevano nessuna cura della tomba:forse non ammiriamo la costanza di Teodoro,filosofo di Cirenea non sconosciuto?Infatti,mentre il tiranno Lisimaco minacciava a lui la croce disse:"Minacci queste cose orribili con questi tuoi cortigiani,che temono sempre la morte ed il dolore! Ma per Teodoro che differenza c'è tra il marcire in terra o nell'aria sublime?" Anche Socrate,di cui la saggezza era considerata enorme,poichè ha discusso dell'immortalità delle anime e poichè si avvicinava il tempo della morte,interrogato da Critone su dove volesse essere seppellito,disse:"Ho sprecato molto lavoro inutilmente,amici!Io non ho convinto il nostro Critone che io sarò sparito da qui dopo la morte,e di non rimarrà qualche cosa qui.Tuttavia,Critone,se mi potrai seguire,mi seppellirai lì come ti sembrerà giusto.Ma,credimi,nessuno di voi,quando me ne sarò andato da qui,mi seguirà". Diogene fu piuttosto duro,da cinico qual era,lui che ha ordinato di essere lasciato insepolto in qualunque luogo. Allora gli amici:"Ti lasceremo alle bestie e agli uccelli?" Disse:"Affatto,ma mettete vicino a me un bastoncino,affinche possa allontanare le bestie!" "In che modo potrai,se non sentirai niente?" "Affatto,dunque,importerà a me, che non potrò sentire niente,cosa facciano le bestie al mio corpo con le lacerazioni".
A moltissimi filosofi non interessaVA (IMPF) nulla vivere o morire,e non avevano nessuna cura della tomba:forse non ammiriamo la costanza di Teodoro,filosofo di Cirenea non sconosciuto?Infatti,mentre MEGLIO: POICHE' (CAUSALE) il tiranno Lisimaco minacciava a lui la croce disse:"Minacci MINACCIA (IMPER. ii DEPONENTE) queste cose orribili con A! questi tuoi cortigiani,che temono sempre la morte ed il dolore! Ma per Teodoro che differenza c'è tra il marcire in terra o nell'aria sublime?" Anche Socrate,di cui la saggezza era considerata enorme,poichè ha discusso??? DOPO AVER DISCUSSO / DOPO CHE EBBE DISCUSSO (PPF, ANTERIORITA' ALLA PRINCIPALE) dell'immortalità delle anime e poichè si avvicinava il tempo della morte,interrogato da Critone su dove volesse essere seppellito,disse:"Ho sprecato molto lavoro MOLTA FATICA inutilmente,amici!Io non ho convinto il nostro Critone che io sarò sparito SPARIRO' da qui dopo la morte,e di ME non rimarrà qualche cosa NULLA qui.Tuttavia,Critone,se mi potrai seguire RAGGIUNGERE, mi seppellirai lì come ti sembrerà giusto.Ma,credimi,nessuno di voi,quando me ne sarò andato da qui,mi seguirà RAGGIUNGERA'". Diogene fu piuttosto duro PIù DURO (DI SOCRATE), da cinico qual era,lui che ha ordinato ORDINO' di essere lasciato insepolto in qualunque luogo. Allora gli amici:"Ti lasceremo alle bestie e agli uccelli?" Disse:"NIENTE Affatto, ma mettete vicino a me un bastoncino,affinche possa allontanare le bestie!" "In che modo potrai,se non sentirai niente?" "Affatto NULLA,dunque,importerà a me, che non potrò sentire niente,cosa facciano le bestie al mio corpo con le lacerazioni".
UNO SCHERZO FRA AMICI
RispondiEliminaMentre Nasica venne dal poeta Ennio, iniziò a bussare alla sua porta cercando Ennio a grande voce, la sua serva disse che il poeta non era a casa,ma Nasica si accorse che a quella venne ordinato di dire questo e che il padrone fosse dentro. Pochi giorni dopo Ennio venne da Nasica e iniziò a bussare alla porta per cercarlo;Allora Nasica dice dall’interno della sua casa di non essere a casa. Dunque Ennio disse: “Cosa? Io non ricordo la tua voce?” Allora Nasica,il quale si ricorda di aver bussato a quello dice:”Sei un uomo spavaldo. Io,quando ti cercavo, le tue serve mi volevano far credere che tu non ci fossi a casa, ma tu stesso ora non credi a me?”
ATTENZIONE AL TEMPO DEI VERBI! C'E' ANCHE UNO SCAMBIO ATTIVO/PASSIVO
EliminaMentre Nasica venne POICHE' NASICA ERA ANDATO (PPF) / ESSENDO NASICA ANDATO dal poeta Ennio, iniziò E AVEVA INIZIATO /AVENDO INIZIATO a bussare alla sua porta cercando Ennio a grande voce, la sua serva GLI disse che il poeta non era a casa, ma Nasica si accorse che LEI AVEVA DETTO COSì SU ORDINE DEL PADRONE a quella venne ordinato di dire questo e che LUI il padrone fosse ERA! dentro. Pochi giorni dopo Ennio venne da Nasica e iniziò a bussare alla porta per cercarlo;Allora Nasica dice dall’interno della sua casa di non essere a casa. Dunque Ennio disse: “Cosa MA CHE DICI? Io non ricordo la tua voce?” Allora Nasica,il quale si ricorda RICORDAVA di aver bussato??? a quello DI ESSERE STATO RESPINTO (PPF PASSIVO!) DA QUELLO dice:”Sei un uomo spavaldo SVERGOGNATO. Io,quando ti cercavo, HO CREDUTO ALLA TUA SERVA CHE TU NON ERI A CASA le tue serve mi volevano far credere??? che tu non ci fossi a casa, ma tu stesso ora non credi a me IN PERSONA/STESSO (IPSI)?”
LA FELICITA’ SECONDO SOCRATE
RispondiEliminaSocrate figlio di Perdicca, che allora era potentissimo e si pensava fortunatissimo e spesso frequentava le terme e le palastre, quando venne interrogato da un allievo se pensava che Archelao fosse forse beatissimo rispose: ”Non so cosa dirò e come giudicherò. Infatti non ho mai parlato con lui e non conosco le sue abitudini.” A ciò l’allievo disse: “ Perché questo? Dunque in un altro modo non puoi sapere cio?” Allora Socrate: “In nessum modo posso giudicare di che sorte è l’uomo, se non avrò sentito cosa prova”. “ Tu dunque ne delle regioni dei Persiani (?so che non è giusto ma non so come metterlo) delle quali certamente si puo dire molto sei beato?” “Come potrò io, poiché non conosco quanto uno dotto, che uomo buono è?” “Cosa? Dunque in quale cosa pensi sia situata la vita beata? O cosa pensi sia necessario per andare verso la vita beata?” “cosi stimo in linea retta(?ho trovato cosi) i beati buoni,i miseri cattivi.” Dunque pensi che Archelao sia misero?” “ Non so se è beato o misero,poiché io non lo conosco. Ma, se ingiusto,certamente è misero e infelice.”
NON MALE, A PARTE LA PRIMA FRASE (DISATTENZIONE). RIGUARDATI BENE TUTTO.
EliminaLA FELICITA’ SECONDO SOCRATE
Socrate figlio di Perdicca FILIUM PERDICCA E' ACCUSATIVO! SI RIFERISCE AD ARCHELAO!, che SI RIFERISCE AD ARCHELAO, NON A SOCRATE allora era potentissimo e si pensava fortunatissimo e spesso frequentava le terme e le palaEstre, quando venne interrogato da un allievo se pensava che Archelao fosse forse beatissimo FELICISSIMO rispose: ”Non so cosa dirò DIRE e come giudicherò DARE UN GIUDIZIO. Infatti non ho mai parlato con lui e non conosco le sue abitudini I SUOI COMPORTAMENTI.” A ciò LUI!!! l’allievo disse: “ Perché DICI (SOTT.) questo? Dunque in un altro modo non puoi sapere cio > SAPERLO?” Allora Socrate: “In nessum modo posso giudicare di che sorte TIPO SIA UN UOMO è l’uomo, se non avrò sentito cosa prova PENSA”. “ Tu dunque NEMMENO (NE...QUIDEM) DEL GRAN RE (REX, REGIS) DEI PERSIANI PUOI DIRE SE E' FELICE? ne delle regioni dei Persiani (?so che non è giusto ma non so come metterlo) delle quali certamente si puo dire molto sei beato?” “Come potrò io, poiché non SO QUANTO SIA SAPIENTE NE' QUANTO SIA BUONO conosco quanto uno dotto, che uomo buono è?” “Cosa? Dunque in quale cosa pensi sia situata IN COSA PENSI CHE CONSISTA la vita beata? O cosa pensi sia necessario per [andare verso] la/UNA vita beata?” “cosi stimo in linea retta(?ho trovato cosi) COSI' PRECISAMENTE RITENGO FELICI I BUONI, INFELICI I MALVAGI i beati buoni,i miseri cattivi.” Dunque pensi che Archelao sia misero?” “ Non so se è beato o misero,poiché io non lo conosco. Ma, se E' ingiusto,certamente è misero e infelice.”
UN’ECLISSI DI SOLE
RispondiEliminaQuella grande guerra,che sostenevano gli ateniensi e i lacedaemonii tra di loro con spietata ostilità ,poichè il sole diveniva scuro e scesero le tenebre ad un tratto il più alto timore si impadroniva degli animi degli ateniensi,quel Pericle,l’ uomo da ammirare di più nella sua città sia per autorità sia per eloquenza sia per il concilio dei principi, affinchè insegnasse ai suoi cittadini che questa cosa accadeva solo in una situazione , essendosi l’intera luna messa sotto la sfera solare. Cosi disse, anche se non tutti …,tuttavia cio non poteva accadere se non in un certo tempo. Poichè insegnasse discutendo delle ragioni, liberò il popolo.Era infatti allora questa nuova e ignota ragione,(...) Cosi il popolo non è nascosto, grazie alla sapienza di Pericle.
QUESTA ERA DURA...
EliminaUN’ECLISSI DI SOLE
IN (E' UN ABLATIVO!!!) Quella grande guerra,che sostenevano COMBATTERONO (PF) gli ateniensi e i lacedaemonii tra di loro con spietata ostilità ,poichè il sole diveniva scuro OSCURATOSI IL SOLE, ERANO ALL'IMPROVVISO SCESE LE TENEBRE E UNA GRANDISSIMA PAURA SI ERA IMPADRONITA e scesero le tenebre ad un tratto il più alto timore si impadroniva degli animi degli ateniensi,quel FAMOSO Pericle, IL PRIMO DELLA SUA CITTA' PER AUTORITA', ELOQUENZA E SAGGEZZA l’ uomo da ammirare di più nella sua città sia per autorità sia per eloquenza sia per il concilio dei principi????, SI DICE ABBIA INSEGNATO QUELLO CHE AVEVA IMPARATO LUI STESSO DA ANASSAGORA DI CUI ERA STATO DISCEPOLO E CIOE'... [affinchè insegnasse ai suoi cittadini] che questa cosa accadeva solo in una situazione PRECISA E NECESSARIAMENTE , QUANDO... essendosi l’intera luna messa sotto la sfera solare. COSI' MOSTRO' CHE, ANCHE SE NON A OGNI LUNA NUOVA, [Cosi disse, anche se non tutti …],tuttavia cio non poteva accadere se non in un certo tempo TRA I DUE MESI (CIOE' SE NON IN UNA DETERMINATA LUNA NUOVA). Poichè insegnasse DOPO CHE EBBE INSEGNATO CIO', DISCUTENDO E PORTANDO DELLE PROVE discutendo delle ragioni, liberò il popolo DALLA PAURA.Era infatti allora questa UNA nuova e ignota ragione TEORIA,(...) CHE IL SOLE FOSSE SOLITO SPARIRE A CAUSA DELL'OPPOSIZIONE DELLA LUNA, COSA CHE DICONO CHE TALETE DI MILETO VIDE PER PRIMO Cosi il popolo non è nascosto RESTO' ALL'OSCURO, grazie alla sapienza di Pericle.
LA FELICITÀ SECONDO SOCRATE
RispondiEliminaSocrate, quando un discepolo gli chiese se il figlio di Perdicca, Archelao, fosse felice, che a quel tempo era potentissimo e si pensava fosse fortunatissimo e che spesso frequentava le terme e le palestre, rispose:"Non so cosa dire o come giudicare. infatti non ho mai parlato con lui e nemmeno conosco quali siano le sue abitudini."Dunque il discepolo disse:"perché questo?Dunque non puoi saperlo in un altro modo?"Allora Socrate:"Non posso in nessun modo giudicare come sia un uomo, a meno che io non senta quello che sente lui." "Tu dici dunque che neanche il re dei persiani, di cui si può dire molto, sia felice?" "Come potrei, poiché ignoro quando un uomo è istruito, quanto sia buono" "Cosa? In quale cosa dunque pensi che si trovi la vita beata?" "In una parola, giudico beati i buoni e miseri i cattivi." "Pensi dunque che Archelao sia misero?" "Non so se sia beato o misero, poiché non lo conosco. Ma se è ingiusto certamente è misero e infelice."
MOLTO BENE
EliminaSocrate, quando un discepolo gli chiese se il figlio di Perdicca, Archelao, fosse felice, che a quel tempo era potentissimo e si pensava fosse fortunatissimo e che spesso frequentava le terme e le palestre, rispose:"Non so cosa dire o come giudicare. infatti non ho mai parlato con lui e nemmeno conosco quali siano le sue abitudini."Dunque il discepolo disse:"perché DICI questo?Dunque non puoi saperlo in un altro modo?"Allora Socrate:"Non posso in nessun modo giudicare come sia un uomo, a meno che io non senta quello che LUI PENSA sente lui." "Tu dici dunque che neanche DEL GRAN RE DEI PERSIANI SI POSSA DIRE SE E' FELICE? il re dei persiani, di cui si può dire molto, sia felice?" "Come potrei, poiché ignoro QUANTO SIA SAPIENTE quando??? un uomo??? è istruito, quanto sia buono" "Cosa? In quale cosa dunque pensi che si trovi la vita beata?" O QUALI COSE PENSI SIANO NECESSARIE PER UNA VITA FELICE? "In una parola, giudico beati FELICI i buoni e miseri INFELICI i cattivi." "Pensi dunque che Archelao sia misero INFELICE?" "Non so se sia beato o misero, poiché non lo conosco. Ma se è ingiusto VIRGOLA certamente è misero e infelice."
Quando Nasica andò dal poeta Ennio e incominciò a bussare alla sua porta cercandolo, la sua ancella disse che non era a casa, ma Nasica sentì che il padrone le aveva ordinato di dire questo e che lui era ancora all'interno. Dopo pochi giorni Ennio venne da nasica e incominciò a bussare alla porta, cercandolo. Allora Nasica urlò da dentro la casa che lui non c'era. dunque Ennio disse:"Cosa? Io non ricordo la tua voce?" Allora Nasica che si ricordava che era stato mandato via da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti ho cercato ho creduto alla tua ancella che non eri in casa, tu invece non mi credi?"
RispondiEliminaBENE!
EliminaQuando Nasica andò POICHE' ERA ANDATO/ESSENDO ANDATO dal poeta Ennio e incominciò AVEVA COMINCIATO/AVENDO COMINCIATO a bussare alla sua porta cercandolo, la sua ancella DOMESTICA/SERVA GLI disse che non era a casa, ma Nasica sentì SI ACCORSE che il padrone le aveva ordinato di dire questo e che lui era ancora?? all'interno. Dopo pochi giorni Ennio venne da N/nasica e incominciò a bussare alla porta, cercandolo. Allora Nasica urlò URLA da dentro [la] casa che lui non c'era. D/dunque Ennio disse:"Cosa MA CHE DICI? Io non ricordo la tua voce?" Allora Nasica VIRGOLA che si ricordava che era stato mandato via da lui VIRGOLA disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti ho cercato ho creduto alla tua ancella che non eri in casa, tu invece non mi credi A ME IN PERSONA/STESSO (IPSI)?"
UNO SCHERZO FRA AMICI
RispondiEliminaPoichè Nasica era giunto presso il poeta Ennio e aveva iniziato a bussare alla sua porta cercando a gran voce Ennio,la serva gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica capì che quella aveva detto queste cose su ordine del padrone e quello era dentro. Pochi giorni dopo,Ennio giunse da Nasica e iniziò a bussare alla porta chiedendo di lui;allora Nasica dall'interno della casa urla che lui non era in casa. Dunque Ennio dice:"Che cosa?Io non mi ricordo la tua voce?" Allora Nasica,che si era ricordato che da quello era stato picchiato dice:"Sei un uomo sfacciato. Io,quando ti ho cercato,ho creduto alla tua serva che tu non eri in casa,ma tu non credi a me stesso?"
PREMURE DI UN AMICO
Cicerone saluta moltissimo il suo Tirone.
Prima del cinque di Dicembre il servo di Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi restituì le lettere molto attese da te inviate alle idi di Novembre,che mi hanno allontanato fortemente dalla noia. O se l'avessero allontanata completamente!Ma tuttavia il medico Asclapone rassicura chiaramente che tu sarai in breve tempo in buona salute.Ora ti esorto ad usare tutta la cura per guarire.Ho conosciuto verso di me la tua prudenza,moderazione e affetto;io so che tu avrai fatto tutto,per essere quanto prima con noi;ma tuttavia così vorrei che tu non ti avvicinassi.Resta che io chieda a te ciò e che io chieda a te di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti affrettarsi a causa del loro guadagno).Sii prudente,mio Tirone:il mare grande e difficile ti fa resistenza,dunque è necessario per te una grande prudenza.Stai bene e arrivederci.
MOLTO BENE!!
EliminaUNO SCHERZO FRA AMICI
Poichè Nasica era giunto presso il poeta Ennio e aveva iniziato a bussare alla sua porta cercando a gran voce Ennio,la serva gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica capì che quella aveva detto queste cose su ordine del padrone e quello era dentro. Pochi giorni dopo,Ennio giunse da Nasica e iniziò a bussare alla porta chiedendo di lui;allora Nasica dall'interno della casa urla che lui non era E' (CONTEMPORANEO) in casa. Dunque Ennio dice:"Che cosa DICI?Io non mi ricordo la tua voce?" Allora Nasica,che si era ricordato RICORDAVA (IL VERBO HA SOLO IL PERFETTO, E IL PPF HA LA FUNZIONE DI IMPF) che da quello era stato picchiato RESPINTO! dice:"Sei un uomo sfacciato. Io,quando ti ho cercato,ho creduto alla tua serva che tu non eri in casa,ma tu non credi a me stesso?"
BENE, CON QUALCHE ERRORE
EliminaPREMURE DI UN AMICO
Cicerone saluta moltissimo il suo Tirone.
Prima del cinque di Dicembre??? 5 GIORNI PRIMA DELLE CALENDE DI DICEMBRE, CIOE' IL 27 NOVEMBRE il servo di CNEO Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi restituì CONSEGNO' le lettere molto attese da te inviate alle idi di Novembre,che mi hanno allontanato fortemente dalla noia PREOCCUPAZIONE. O se l'avessero allontanata completamente!Ma tuttavia O MA O TUTTAVIA il medico Asclapone rassicura chiaramente che tu sarai in breve tempo in buona salute.Ora ti esorto ad usare tutta la cura per guarire.Ho conosciuto CONOSCO [verso di me] la tua prudenza,moderazione e affetto VERSO DI ME;io so che tu avrai fatto FARAI! tutto,per essere quanto prima con noi;ma tuttavia così vorrei che tu non ti avvicinassi AFFRETTASSI.Resta che io chieda a te ciò e che io chieda a te di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti affrettarsi a causa del PER IL (FINALE) loro guadagno).Sii prudente,mio Tirone:il mare grande e difficile ti fa resistenza TI SI OPPONE,dunque è necessario per te una grande prudenza.Stai bene e arrivederci.
Uno scherzo fra amici
RispondiEliminaQuando Nasica andò dal poeta Ennio e iniziò a bussare alla porta chiedendo a gran voce di Ennio, l'ancella gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica pensò che le fosse stato ordinato di dire ciò dal padrone e che lui fosse all'interno. Pochi giorni dopo, Ennio andò da Nasica e iniziò a bussare alla porta chidendo di lui: poi Nasica dall'interno della casa esclamò di non essere a casa: Dunque Ennio disse:"Che cosa? Io non ricordo la tua voce?" Poi Nasica che ricordava che era stato respinto da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti cercai, credetti alla tua ancella che tu non fossi a casa, tu d'altra parte non mi credi?"
ATTENTO AL TEMPO DEI VERBI!
EliminaUno scherzo fra amici
Quando Nasica andò POICHE' NASICA ERA ANDATO (PPF!) dal poeta Ennio e iniziò AVEVA INIZIATO a bussare alla porta chiedendo a gran voce di Ennio, l'ancella LA SERVA gli disse che il poeta non era a casa, ma Nasica pensò SI ACCORSE che le fosse ERA stato ordinato di dire ciò dal padrone e che lui fosse ERA! all'interno. Pochi giorni dopo, Ennio andò da Nasica e iniziò a bussare alla porta chidendo di lui: poi Nasica dall'interno della casa esclamò ESCLAMA di non essere a casa: Dunque Ennio disse:"Che cosa? Io non ricordo la tua voce?" Poi Nasica che ricordava che era stato respinto da lui disse:"Sei un uomo impudente. Io quando ti cercai, credetti alla tua ancella che tu non fossi a casa, tu d'altra parte INVECE non mi credi NON CREDI A ME IN PERSONA?"
Premure di un amico
RispondiEliminaDa Cicerone a Tirone augurandogli buona salute
Il quinto giorno prima delle calende di dicembre del servo Cneo Plancio Brindisi in fine una volta mi mandasti lettere attesissime dalle idi di novembre, che mi hanno molto sollevato. Magari mi sollevarono del tutto! Ma solamente Asclapone il medico ben presto confermerà che sarai guarito. Adesso io ti esorto come ognuno ad una scrupolosa convalescenza. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto, per essere presto con noi: ma solamente in questo modo non ti affretterai a tornare. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente(sono soliti i marinai affrettarsi per guadagnare per sè). Sii cauto mio Tiro: ti resta da affrontare un grande e difficile mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto.
Da Cicerone
QUANTI ERRORI!!! DA RIFARE, MA CON LA TESTA!
EliminaPremure di un amico
Da Cicerone a Tirone augurandogli??? buona salute CICERONE AUGURA A TIRONE UN'OTTIMA SALUTE
Il quinto giorno prima delle calende di dicembre del???? servo E' SOGGETTO! Cneo Plancio DI Brindisi MA LI GUARDI I CASI? in fine una volta FINALMENTE UNA BUONA VOLTA mi mandasti CHE PERSONA E'? MI HA CONSEGNATO lettere attesissime SINGOLARE! SPEDITE DA TE ALLE dalle idi di novembre, che mi hanno molto sollevato DALLA PREOCCUPAZIONE.
Magari mi sollevarono AVESSERO SOLLEVATO (PPF!) del tutto! Ma solamente?? Asclapone il medico ben presto?? confermerà PRESENTE!che sarai guarito. Adesso io ti esorto come??? REGGE IL CONGIUNTIVO DELLA COMPLETIVA! ognuno ad una scrupolosa convalescenza. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto, per essere AL PIU' presto con noi: ma solamente in questo modo non ti affretterai a tornare??? VELIM NE PROPERES, VOREI CHE NON TI AFFRETTASSI.
Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente(sono soliti i marinai affrettarsi per guadagnare per sè)E L'ORDINE ITALIANO DELLE PAROLE?. Sii cauto mio TiroNE: ti resta MEGLIO: TI SI OPPONE da affrontare un grande e difficile mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto.
Un'eclissi di sole
RispondiEliminaIn quella grandissima guerra, che gli ateniesi e gli spartani condussero fra loro con sommo impegno, quel Pericle guida della sua città, sia per autorità, sia per eloquenza sia per saggezza, improvvisamente essendosi fatto buoi per l'eclissi del sole e un grandissimo timore impadronitosi degli animi degli ateniesi, si dice insegnasse ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva appreso da Anassagora, di cui era stato l'allievo, aveva capito che ciò avvenisse in un dato tempo ed in stretto legame quando tutta la luna si trovasse sotto l'orbita del sole, e così insegnò che anche se non ad ogni plenilunio, tuttavia che ciò non potesse verificarsi se non nel tempo del plenilunio. Ciò insegnò discutendo con razionalità, liberò il popolo dal timore; era infatti allora questa una teoria nuova ed sconosciuta che il sole opposto alla luna suole eclissarsi, che si dice per primo avesse osservato Talete di Mileto. Così il popolo non fu tenuto all'oscuro grazie alla sapienza di Pericle.
PERCHe' HAI FATTO MOLTO BENE QUESTA PIU' DIFFICILE E MOLTO MALE QUELLA PIu' FACILE?
EliminaUn'eclissi di sole
In quella grandissima guerra, che gli ateniesi e gli spartani condussero fra loro con sommo impegno, quel IL FAMOSO Pericle guida della sua città, sia per autorità, sia per eloquenza sia per saggezza, improvvisamente essendosi fatto buoi per l'eclissi del sole e un grandissimo timore impadronitosi degli animi degli ateniesi, si dice insegnasse ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva appreso da Anassagora, di cui era stato l'allievo, aveva capito??? L'HAI GIA' TRADOTTO PRIMA CON 'AVEVA APRESO' che ciò avvenisse AVVENIVA in un dato tempo ed in stretto legame NECESSARIAMENTE quando tutta la luna si trovasse sotto l'orbita del sole, PUNTO E VIRGOLA e così insegnò che anche se non ad ogni plenilunio, tuttavia che ciò non potesse verificarsi se non nel tempo del plenilunio. Ciò insegnò DOPO AVER INSEGNATO QUESTO discutendo con razionalità, liberò il popolo dal timore; era infatti allora questa una teoria nuova ed sconosciuta che il sole opposto alla luna A CAUSA DELL'INTERPOSIZIONE DELA LUNA suole eclissarsi, che si dice per primo avesse osservato Talete di Mileto. Così il popolo non fu tenuto all'oscuro grazie alla sapienza di Pericle.
UN'ECLISSI DI SOLE
RispondiEliminaIn quella grandissima battaglia,che gli Ateniesi e gli Spartani hanno combattuto con grande contrasto fra di loro,quel Pericle,il superiore della sua cittò per l'autorita e per l'eloquenza e per decisione,poichè si furono create all'improvviso delle tenebre,oscurato il sole, una grande paura si fu impadronita degli animi degli Ateniesi,si dice che abbia insegnato ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva imparato da Anassagora,del quale era stato un allievo,quello che è accaduto nel tempo stabilito e necessario,mentre tutta la luna si getta sotto il disco del sole;pertanto ha insegnato che,anche se non può accadere in ogni periodo interlunare,tuttavia ciò può accadere se non determinato periodo interlunare.Poichè aveva insegnato ciò spiegando e con dei ragionamenti,liberò il popolo dalla paura;infatti allora c'era questa teoria straordinaria e ignota,che il sole era solito scomparire opposto alla luna,cosa che dicono che per primo abbia visto Talete di Milesio. Così il popolo non è all'oscuro,per la sapienza di Pericle.
BRAVA!
EliminaUN'ECLISSI DI SOLE
In quella grandissima battaglia,che gli Ateniesi e gli Spartani hanno combattuto IO USEREI IL PASSATO REMOTO IN TUTTA LA TRADUZIONE con grande contrasto fra di loro,quel IL FAMOSO Pericle,il superiore PRIMO della sua cittò per l'autorita e per l'eloquenza e per decisione,poichè si furono create all'improvviso delle tenebre,oscuratoSI il sole, E una grande paura si fu impadronita degli animi degli Ateniesi,si dice che abbia insegnato ai suoi cittadini ciò che egli stesso aveva imparato da Anassagora,del quale era stato un allievo, CHE quello QUEL FENOMENO ACCADEVA IN UN MOMENTO STABILITO E PER NECESSITA' che è accaduto nel tempo stabilito e necessario,mentre QUANDO tutta la luna si getta COLLOCA sotto il disco del sole;pertanto ha insegnato che,anche se non può PUO' NON accadere in ogni periodo interlunare CIOE' TRA UN MESE E L'ALTRO, ALLA LUNA NUOVA, tuttavia ciò NON può accadere se non IN determinato periodo interlunare. Poichè aveva insegnato ciò spiegando e con dei ragionamenti,liberò il popolo dalla paura;infatti allora [c'era] questa teoria ERA straordinaria e ignota,che il sole era FOSSE solito scomparire opposto alla luna A CAUSA DELL'INTERPOSIZIONE DELLA LUNA,cosa che dicono che per primo abbia visto Talete di Milesio MILETO. Così il popolo non è FU all'oscuro,per la sapienza di Pericle
Premure di un amico
RispondiEliminaDa Cicerone a Tirone augurandogli ottima salute.
Il quinto giorno prima delle calende di dicembre(25 novembre) il servo di Cneo Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi ha consegnato attesissime lettere spedite da te alle idi di novembre (13 novembre),che mi hanno molto sollevato dalla preoccupazione. Magari mi avessero sollevato del tutto! Ma tuttavia Asclapone il medico con parole chiare conferma che ben presto sarai guarito. Adesso io ti esorto affinchè tu metta tutta la diligenza per ristabilirti. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto per essere quanto prima con noi; ma tuttavia vorrei che non ti affrettassi. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti aver fretta nel guadagno per sé). Sii cauto mio Tirone; ti si oppone un vasto e periglioso mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto.
(da Cicerone)
BENE!
EliminaPremure di un amico
Da Cicerone a Tirone augurandogli PERCHE' CONTINUI A METTERE IL GERUNDIO? E' UN INDICATIVO! ottima salute.
Il quinto giorno prima delle calende di dicembre (25 novembre) il servo di Cneo Plancio di Brindisi finalmente una buona volta mi ha consegnato attesissime lettere E' UNA SOLA: LITTERAE=LETTERA spedite da te alle idi di novembre (13 novembre),che mi hanno molto sollevato dalla preoccupazione. Magari mi avessero sollevato del tutto! Ma tuttavia Asclapone il medico con parole chiare conferma che ben presto sarai guarito. Adesso io ti esorto affinchè tu metta tutta la diligenza per ristabilirti. Conosco la tua prudenza, temperanza, l'amore che hai per me; so che tu farai tutto per essere quanto prima con noi; ma tuttavia vorrei che non ti affrettassi. Non rimane altro che chiederti e pregarti di non navigare avventatamente (i marinai sono soliti aver fretta nel guadagno per sé PER IL LORO GUADAGNO). Sii cauto mio Tirone; ti si oppone un vasto e periglioso mare, ti è necessario dunque avere massima prudenza. Stammi bene e ti saluto.
(da Cicerone)
UNO SCHERZO FRA AMICI
RispondiEliminaQuando Nasica era andato dal poeta Ennio e aveva cominciato a bussare alla porta cercando a gran voce Ennio, un'ancella gli disse che il padrone non era in casa, ma Nasica capì che quella aveva detto ciò per volere del padrone, e che quello era in casa.
dopo pochi giorni Ennio va da Nasica, e incomincia a bussare alla porta cercandolo; allora Nasic dalla parte interna della casa dice che lui non è in casa.
Quindi Ennio dice:"Cosa? Io non ricordo la tua voce?"
Allora Nasica, che ricorda di essere stato respinto da quello dice:"Sei un uomo sciocco, poichè ti ho cercato, ho creduto alla tua ancella che tu non eri in casa, tu non credi proprio a me?"
OTTIMO! IMPRECISIONI SOLO ALLA FINE
EliminaAllora Nasica, che ricorda di essere stato respinto da quello dice:"Sei un uomo sciocco SFRONTATO, PUNTO IO, QUANDO poichè ti ho cercato, ho creduto alla tua ancella che tu non eri in casa, tu INVECE non credi proprio a me?"
A moltissimi filosofi non interessa nulla vivere o morire,e non avevano nessuna cura della tomba:forse non ammiriamo la costanza di Teodoro,filosofo di Cirenea non sconosciuto?Infatti,mentre il tiranno Lisimaco minacciava a lui la croce disse:"Minacci queste cose orribili con questi tuoi cortigiani,che temono sempre la morte ed il dolore! Ma per Teodoro che differenza c'è tra il marcire in terra o nell'aria sublime?" Anche Socrate,di cui la saggezza era considerata enorme,poichè ha discusso dell'immortalità delle anime e poichè si avvicinava il tempo della morte,interrogato da Critone su dove volesse essere seppellito,disse:"Ho sprecato molto lavoro inutilmente,amici!Io non ho convinto il nostro Critone che io sarò sparito da qui dopo la morte,e di non rimarrà qualche cosa qui.Tuttavia,Critone,se mi potrai seguire,mi seppellirai lì come ti sembrerà giusto.Ma,credimi,nessuno di voi,quando me ne sarò andato da qui,mi seguirà". Diogene fu piuttosto duro,da cinico qual era,lui che ha ordinato di essere lasciato insepolto in qualunque luogo. Allora gli amici:"Ti lasceremo alle bestie e agli uccelli?" Disse:"Affatto,ma mettete vicino a me un bastoncino,affinche possa allontanare le bestie!" "In che modo potrai,se non sentirai niente?" "Affatto,dunque,importerà a me, che non potrò sentire niente,cosa facciano le bestie al mio corpo con le lacerazioni".
RispondiEliminaBRAVA! DA MIGLIORARE UN PO' LA FORMA ITALIANA.
EliminaA moltissimi filosofi non interessaVA (IMPF) nulla vivere o morire,e non avevano nessuna cura della tomba:forse non ammiriamo la costanza di Teodoro,filosofo di Cirenea non sconosciuto?Infatti,mentre MEGLIO: POICHE' (CAUSALE) il tiranno Lisimaco minacciava a lui la croce disse:"Minacci MINACCIA (IMPER. ii DEPONENTE) queste cose orribili con A! questi tuoi cortigiani,che temono sempre la morte ed il dolore! Ma per Teodoro che differenza c'è tra il marcire in terra o nell'aria sublime?"
Anche Socrate,di cui la saggezza era considerata enorme,poichè ha discusso??? DOPO AVER DISCUSSO / DOPO CHE EBBE DISCUSSO (PPF, ANTERIORITA' ALLA PRINCIPALE) dell'immortalità delle anime e poichè si avvicinava il tempo della morte,interrogato da Critone su dove volesse essere seppellito,disse:"Ho sprecato molto lavoro MOLTA FATICA inutilmente,amici!Io non ho convinto il nostro Critone che io sarò sparito SPARIRO' da qui dopo la morte,e di ME non rimarrà qualche cosa NULLA qui.Tuttavia,Critone,se mi potrai seguire RAGGIUNGERE, mi seppellirai lì come ti sembrerà giusto.Ma,credimi,nessuno di voi,quando me ne sarò andato da qui,mi seguirà RAGGIUNGERA'".
Diogene fu piuttosto duro PIù DURO (DI SOCRATE), da cinico qual era,lui che ha ordinato ORDINO' di essere lasciato insepolto in qualunque luogo. Allora gli amici:"Ti lasceremo alle bestie e agli uccelli?" Disse:"NIENTE Affatto, ma mettete vicino a me un bastoncino,affinche possa allontanare le bestie!" "In che modo potrai,se non sentirai niente?" "Affatto NULLA,dunque,importerà a me, che non potrò sentire niente,cosa facciano le bestie al mio corpo con le lacerazioni".
Scusate sapete dirmi da quale libro sono prese queste versioni?
RispondiElimina