01/04/12

A proposito di tibiis canere (suonare il flauto)

Suonare il flauto deturpa le gote***

Apud veteres Romanos hominem liberum et gravitatis studiosum pudebat fidibus vel tibiis canere, cum hoc servos et mimas decere arbitrarentur. Apud Athenienses vero pueri a prima aetate tibiis canere erudiebantur, cum hoc honestissimum et liberis hominibus dignissimum videretur.
Pericles ille, cuius ingenio et liberalitate maxime Athenae nobilitatae sunt, cum apud se nepotem Alcibiadem haberet ut domi suae bonis artibus ac liberalibus disciplinis imbueretur, Antigenidam, quem Graeci praestantissimum inter musicos illius aetatis habebant, arcessivit ut puerum tibiis canere doceret. Cum autem puer tibias ad os adhibuisset et buccas in speculo inflatas vidisset, vehementissime deformitatis vultus sui eum puduisse dicitur. Quare tibias vi abiecit infregitque. Cum ea res percrebruisset, omnium Atheniensium consensu illa disciplina desita est nec quisquam post illud tempus tibiis canendi artem discere voluit.
Idem Dianae contigisse in fabulis legimus. Nam cum in fontis aqua os inflatum tibiis conspexisset, tantum eam piguit deformitatis suae ut ex illo die numquam tibias adhibuerit.

7 commenti:

  1. Gli uomini liberi si vergognavano di cantare con la cetra o il flauto vicino ai vecchi di Roma, siccome credevano che questo convenisse ai servi e ai mimi. vicino agli ateniesi invece erano educati a suonare con il flauto dalla prima giovinezza, siccome vedevano questo molto dignitoso e molto degno agli uomini.
    Quel Pericle, il cui ingegno e la generosità erano rese note nel massimo modo da Atene, siccome volle vicino a se il nipote Alcibiade in modo da riempire la sua casa di buone arti e scienze liberali, chiese ad Antigenida, che era eccellentissimo tra i musicisti greci di quel tempo, di insegnare al bambino a suonare il flauto.
    Ma quando il bambino avvicinò il flauto alla bocca e vide le sue gote gonfiarsi davanti allo specchio, si dice che si vergognò della sua violentissima bruttezza. Per questo motivo buttò con forza a terra il flauto, rompendolo. Quando questa cosa si diffuse, tutti gli ateniesi non furono più d'accordo con quella disciplina e nemmeno qualcuno volle più insegnare l'arte di cantare con il flauto. Nelle favole leggiamo che successe la stessa cosa a Diana. infatti quando vide nella fonte la bocca gonfiarsi, anche lei si vergognò della sua bruttezza che da quel giorno nessuno adopererà il flauto.

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    1. TROPPI ERRORI! NON BASTA TRADURRE COME VIENE, BISOGNA ANALIZZARE PER BENE IL TESTO, FARE ANALISI LOGICA E PERIODALE, FARE E RIFARE LA TRADUZIONE, USANDO LA TESTA E RIGUARDANDO LE PARTI DI GRAMMATICA DIMENTICATE. CORAGGIO!

      [CANERE TIBIIS/FIDIBUS = SUONARE IL FLAUTO/LA CETRA]

      Gli uomini liberi E SERI (LETTERALMENTE: DISDEROSI DI SERIETA') si vergognavano di cantare con la cetra o il flauto SUONARE IL FLAUTO O LA CETRA vicino ai vecchi di Roma PRESSO GLI ANTICHI ROMANI!, siccome credevano che questo convenisse ai servi e ai mimi.
      vicino agli PRESSO GLI ateniesi invece erano educati a suonare con il flauto dalla prima giovinezza MA NO! PUERI E' NOMINATIVO/SOGGETTO! I BAMBINI FIN DALLA PIù TENERA ETà, siccome vedevano MA VIDERETUR E' DEPONENTE! =SEMBRAVA questo molto dignitoso e molto degno agli DEGNO AGLI? CHE LINGUA E'? uomini LIBERI.
      Quel FAMOSO Pericle, il cui ingegno e la generosità erano rese note??? nel massimo modo da Atene DAL CUI INGEGNO E DALLA CUI GENEROSITA' ATENE FU MASSIMAMENTE NOBILITATA, siccome volle vicino a se AVEVA (TEMPO!) CON SE'il nipote Alcibiade in modo da riempire la sua casa A CASA SUA! E' LOCATIVO... IL SOGGETTO E' ALCIBIADE, NON LA CASA di buone arti e scienze liberali, chiese ad CHIAMO' (ARCESSIVIT) Antigenida, che I GRECI (SOGGETTO) era RITENEVANO (HABEBANT) IL MIGLIORE (SUP. REL.) eccellentissimo tra i musicisti greci MA E' NOMINATIVO!!! di quel tempo, di insegnare al bambino a suonare il flauto.
      Ma quando il bambino avvicinò il flauto alla bocca e vide le sue gote gonfiarsi davanti allo specchio, si dice che si vergognò MOLTISSIMO (VEHEMENTISSIME, AVVERBIO) della sua violentissima??? bruttezza. Per questo motivo buttò con forza a terra il flauto, rompendolo. Quando questa cosa si diffuse, tutti gli ateniesi non furono più d'accordo con quella disciplina e nemmeno qualcuno volle più insegnare IMPARARE! l'arte di cantare SUONARE IL con il flauto.
      Nelle favole leggiamo che successe la stessa cosa a Diana. infatti quando vide nella fonte la bocca gonfiarsi, [anche lei??] TANTO LE DISPIACQUE [si vergognò della] LA sua bruttezza che da quel giorno nessuno MAI PIù (NUMQUAM) adopererà ADOPERO' (CONG PERF) il flauto.

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  2. Presso i vecchi Romani un uomo libero e amante dell'autorità si vergognava di cantare con le cetre o i frauti,poichè pensavano che questo fosse appropiato ai servi e ai mimi. Presso gli Ateniesi però i bambini dalla prima giovinezza venivano educati a suonare il flauto,poichè questo sembrava molto onesto e molto degno agli uomini liberi.
    Quel Pericle,per il cui ingegno e generosità Atene è stata resa famosa,poichè aveva vicino a se il nipote Alcibiade affinchè fosse istruito a casa sua alle buone arti e alle discipline nobili,inviò Antigenida,che i Greci consideravano il più eccellente fra i musicisti di quell'epoca,affinchè insegnasse al bambino a suonare il flauto. Ma mentre il bambino aveva avvicinato il flauto alla bocca e aveva visto nello specchio le sue guance gonfiate,si dice che si sia vergognato molto fortemente della deformità del suo volto. Perciò ha gettato e distrutto il flauto con la forza.
    Mentre quella cosa si era diffusa,quella disciplina è stata abbandonata con il consenso di tutti gli Ateniesi e nessuno da quel momento volle imparare l'arte del suonare il flauto.
    Lo stesso leggiamo nelle favole che è capitato a Diana. Poichè aveva visto nell'acqua della fonte la bocca gonfiata dal flauto,così tanto si vergognava della sua bruttezza che da quel giorno non usò mai più il flauto.

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    1. BENE, A PARTE ALCUNI ERRORI: ANCHE IN CLASSE DEVI TRADURRE COSI'!

      Presso i vecchi GLI ANTICHI Romani un uomo libero e amante dell'autorità si vergognava di cantare con le cetre o i frauti SUONARE LA CETRA O IL FLAUTO, poichè pensavano PENSAVA che questo fosse appropiato ai servi e ai mimi. Presso gli Ateniesi però i bambini dalla prima giovinezza venivano educati a suonare il flauto,poichè questo sembrava molto onesto e molto degno agli DEGLI (DIGNUS + ABLATIVO) uomini liberi.
      Quel FAMOSO Pericle, per il cui DAL CUI (CAUSA EFFICIENTE) ingegno e generosità Atene è stata resa famosa, poichè aveva vicino a se L'ACCENTO! il nipote Alcibiade affinchè fosse istruito a casa sua alle buone arti e alle discipline nobili, inviò Antigenida, che i Greci consideravano il più eccellente fra i musicisti di quell'epoca, affinchè insegnasse al bambino a suonare il flauto. Ma mentre DOPO CHE (ANTERIORITà) il bambino aveva avvicinato il flauto alla bocca e aveva visto nello specchio le sue guance gonfiate, si dice che si sia vergognato molto fortemente della deformità del suo volto. Perciò ha gettato e distrutto MEGLIO: GETTO' E DISTRUSSE il flauto con la forza CON VIOLENZA.
      Mentre POICHE' quella cosa QUESTA NOTIZIA si era diffusa, quella disciplina è stata FU abbandonata con il consenso di tutti gli Ateniesi e nessuno da quel momento volle imparare l'arte del suonare il flauto.
      Lo stesso leggiamo nelle favole che è capitato a Diana. Poichè aveva visto nell'acqua della fonte la bocca gonfiata dal flauto,così tanto si vergognava VERGOGNO' della sua bruttezza che da quel giorno non usò mai più il flauto.

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    2. se mi lasciasse il vocabolario tradurrei così :)

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  3. Presso gli antichi romani l'uomo libero e amante dell'austerità si vergognava di suonare la cetra o il flauto, ritenendo che ciò si confacesse a servi e mimi. Presso gli Ateniesi invece, i fanciulli dalla più tenra età erano educati a suonare il flauto, ritenendo ciò onorevolissimo e dignitosissimo per gli uomini liberi. Pericle stesso, dal cui ingegno e liberalità Atene era stata resa famosa, quando ebbe presso di sè il nipote Alcibiade per educarlo presso la sua casa alle nobili arti e alle discipline liberali, chiamò Antigenide che i Greci consideravano il più insigne fra i musicisti dell'epoca, per insegnare al fanciullo a suonare il faluto. Quando invece il fanciullo portò alla bocca il flauto e vide le guance gonfie in uno specchio, si dice si vergognasse moltissimo della deformità del suo volto. Perciò gettò via con forza il flauto e lo spezzò. Quando questa cosa divenne nota, quella disciplina fu abbondonata col consenso di tutti gli ateniesi, e nessuno dopo quel tempo volle imparare l'arte di suonare il flauto. Leggiamo nelle favole che la stessa cosa accadde a Diana. Infatti quando vide nell'acqua della fonte la bocca gonfia col flauto, tanto si vergognò della sua deformità che dal quel giorno non usò mai più il flauto.

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    1. MOLTO BRAVO!

      Presso gli antichi romani l'uomo libero e amante dell'austerità si vergognava di suonare la cetra o il flauto, ritenendo che ciò si confacesse a servi e mimi. Presso gli Ateniesi invece, i fanciulli dalla più tenra età erano educati a suonare il flauto, ritenendo PERCHE' CIO' ERA RITENUTO ciò onorevolissimo e dignitosissimo per gli uomini liberi.
      Pericle stesso IL FAMOSO PERICLE, dal cui ingegno e liberalità Atene era stata FU! resa famosa, quando ebbe POICHE' AVEVA (IMPF) presso di sè il nipote Alcibiade per educarlo presso la sua casa alle nobili arti e alle discipline liberali, chiamò Antigenide che i Greci consideravano il più insigne fra i musicisti dell'epoca, per insegnare al fanciullo a suonare il faluto. MA QUANDO Quando invece il fanciullo portò alla bocca il flauto e vide le guance gonfie in uno specchio, si dice si vergognasse moltissimo della deformità del suo volto. Perciò gettò via con forza il flauto e lo spezzò.
      Quando questa cosa divenne nota, quella disciplina fu abbondonata col consenso di tutti gli ateniesi, e nessuno dopo quel tempo volle imparare l'arte di suonare il flauto.
      Leggiamo nelle favole che la stessa cosa accadde a Diana. Infatti quando vide DOPO AVER VISTO nell'acqua della fonte la bocca gonfia col flauto, tanto si vergognò della sua deformità che dal quel giorno non usò mai più il flauto.

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